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L’esfoliazione rimuove le cellule morte che si accumulano sullo strato più superficiale della pelle. Ha diversi benefici e si può fare in vari modi. Scopriamo quali sono e come scegliere quello più adatto.

Esistono tre tipi di esfoliazione: l’esfoliazione chimica, l’esfoliazione meccanica e l’esfoliazione enzimatica. Hanno lo stesso obiettivo, ma agiscono in maniera diversa avvalendosi di strumenti e prodotti specifici.


Cos’è l’esfoliazione e quali sono i suoi benefici

L’esfoliazione (peeling, in inglese) è un trattamento estetico che rimuove le cellule morte dello strato corneo, quello più superficiale dell’epidermide, e ha diversi benefici: aiuta il ricambio cellulare, migliora l’aspetto della pelle, stimola la produzione di collagene ed elastina (proteine fondamentali per la struttura e l’elasticità della pelle), e permette l’assorbimento delle sostanze contenute nei cosmetici.


Tipi di esfoliazione

Magari hai già sentito parlare di alcuni metodi di esfoliazione. Fra questi il più noto è lo scrub. Ce ne sono anche altri e sono riconducibili a tre tipologie di esfoliazione: quella chimica, quella meccanica e quella enzimatica. La scelta di quale fare e con quale frequenza dipende dal tuo tipo di pelle.


Esfoliazione meccanica (o fisica)

L’esfoliazione meccanica è caratterizzata dall’azione abrasiva di un prodotto esfoliante sulla pelle. Appartengono a questa categoria lo scrub, il gommage, le spazzole, i guanti, le spugne e tessuti di vario tipo. Sono semplici da usare e danno risultati immediati. Ideali per le pelli grasse e adatti a quelle normali, possono invece irritare le pelli sensibili.

Scrub: è un prodotto esfoliante contenente particelle abrasive più o meno piccole. Quelle piccole sono adatte alle pelli sensibili. Gli scrub con granuli grandi non andrebbero usati più di una volta a settimana. Lo scrub si applica sulla pelle con un leggero massaggio e poi si sciacqua. Si può realizzare anche in casa a costo zero con ingredienti di uso comune (es. zucchero, sale, ecc.).

Gommage: si applica sulla pelle con un leggero massaggio, ma è più delicato dello scrub, perché non contiene particelle abrasive.

Spazzole (anche elettriche), guanti, spugne, tessuti: sono un’alternativa a scrub e gommage. Il lato negativo di questi strumenti è che vanno sostituiti spesso o perché si usurano o perché col tempo diventano poco igienici.


Esfoliazione chimica

L’esfoliazione chimica rimuove le cellule morte che si accumulano sull’epidermide per mezzo di sostanze che penetrano in profondità. Queste sostanze sono acidi normalmente tollerati dalla pelle. Esistono diversi gradi di esfoliazione chimica, da quella più superficiale, che si può fare a casa o dall’estetista, a quella più profonda, che si fa dal medico estetico o dal dermatologo. Il peeling chimico disfa le componenti strutturali della cute che fanno da collante alle cellule morte. Non è adatto a tutti i tipi di pelle, perché tende a sensibilizzarla. A questo tipo di esfoliazione abbiamo dedicato un approfondimento qui.


Esfoliazione enzimatica

L’esfoliazione enzimatica utilizza enzimi proteolitici, che degradano le proteine dell’epidermide trasformandole in aminoacidi. In questo modo le cellule morte si dissolvono. Si può fare anche a casa propria con prodotti specifici e non modifica il pH naturale della pelle. È quindi un trattamento adatto anche alle pelli sensibili. Inoltre la sua azione cessa nel momento in cui viene rimosso. In commercio si trovano prodotti esfolianti in gel o in crema a base di enzimi proteolitici di origine animale o vegetale. Tra gli enzimi vegetali i più utilizzati sono la papaina (ricavata dalla papaya) e la bromelina (ricavata dalla mela).


A ogni pelle il suo esfoliante

L’esfoliazione regolare della pelle dovrebbe essere parte integrante della tua routine di bellezza, anche in assenza di imperfezioni, perché solo così puoi garantirgli una pulizia profonda. Con l’esfoliante adatto avrai una pelle sempre pulita, liscia e luminosa. Il primo elemento da considerare nella scelta di un esfoliante è il tipo di pelle; il secondo è la frequenza con cui praticare l’esfoliazione (generalmente non più di una o due volte a settimana). Un altro criterio di valutazione risiede anche negli ingredienti del prodotto (INCI). Se decidi di acquistare un scrub accertati che i granuli non siano composti da micro-plastiche, che sono notoriamente dannose per la natura e per gli animali.

I peeling enzimatici sono adatti a qualsiasi tipo di pelle, perché efficaci e al tempo stesso delicati. Alcuni peeling enzimatici contengono anche acidi. Tra i peeling chimici pensati per un uso casalingo, quelli con acido lattico sono ideali per le pelli molto sensibili. L’acido lattico è meno irritante del più popolare acido glicolico, comunque tollerato da quasi tutti i tipi di pelle. L’acido salicilico, invece, è indicato per le pelli acneiche. Se poco tollerato può essere sostituito da quello mandelico, utile anche nei casi di iperpigmentazione.

In generale: una pelle sensibile e secca necessita di un esfoliante non aggressivo (quindi attenzione agli scrub), ma anche di oli vegetali (es. jojoba) che la proteggano mantenedola idratata; una pelle normale non ha bisogno di cure particolari e si può trattare sia con gli scrub che con esfolianti chimici o enzimatici; per la pelle grassa vanno bene gli scrub e gli esfolianti acidi; la pelle mista ha bisogno di idratazione e pulizia al tempo stesso; per la pelle matura sono necessari esfolianti arricchiti di antiossidanti (es. vitamine A e E) e in grado di stimolare il rinnovamento cellulare.

 

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